sabato 28 agosto 2010

Delphine de Vigan - Gli effetti secondari dei sogni


La trama:

Lou Bertignac ha dodici anni: la sua famiglia, dalla depressionore della madre, vive in un silenzio opprimente, mentre a scuola le sue grandi capacità l'hanno portata in una classe avanzata, piena di studenti più grandi che non hanno nulla a che spartire con lei. Nolwen, diciannovenne, ha un passato che non può essere raccontato, e vive ora alla stazione di Austerlitz, evitando il contatto con chiunque. Due ragazze totalmente sole, completamente diverse ma destinate, in qualche modo, a riconoscersi fra la folla parigina. Un'amicizia che nascerà lentamente ma che arriverà a cambiare il mondo delle due protagoniste. La vicenda, drammatica, di due vite destinate a intrecciarsi e, se non a salvarsi, almeno a trovare nuove speranze.

Cosa ne penso:

Una bella storia di amicizia, particolare e con un semi-lieto fine... Inizialmente non capivo come mai fosse questo il titolo, non sembrava avere attinenza, poi ho dato una mia personale interpretazione. D'altronde i libri danno questa possibilità, dare un senso a quello che si legge e immaginare le situazioni che descrive. Non mi ha entusiasmata più di tanto, diciamo che è un romanzo senza troppe pretese e (a mio parere) privo di emozioni...

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